Discussione:
Persistenza dei social
(troppo vecchio per rispondere)
Chérie
2023-11-14 16:34:12 UTC
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Ciao a tutti :)
ultimamente sto vivendo un periodo di disaffezione dai social media, nonostante il discreto numero di follower che ho, e mi è capitato spesso di ripensare a icfm.
Nonostante non si siano mai potute condividere immagini, se non tramite link esterni, ho dei ricordi vividissimi delle lunghe chiacchierate portate avanti qui.
Vivide soprattutto le immagini interiori dei temi, dei volti e persino di quelle che immaginavo essere le espressioni degli amici del newsgroup.
Volendo fare un paragone con l esperienza dei social media, dove è sicuramente raro intavolare un dialogo sensato, trovo che sia stata molto più intensa quella dei newsgroup.
Non credo sia un problema del mezzo in sé : le piattaforme social offrono anzi infinite possibilitá di condivisione e dialogo, dunque non sono di per sé inadatte a contenuti di qualità.
Credo che a mancare siano le cerchie di persone giuste.
Voi cosa ne pensate? In che misura la struttura di uno strumento tecnologico può influenzare le interazioni umane?

Un caro saluto colmo di nostalgia,
Chérie
Marco V.
2023-11-14 16:50:35 UTC
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Post by Chérie
Ciao a tutti :)
ultimamente sto vivendo un periodo di disaffezione dai social media, nonostante il discreto numero di follower che ho, e mi è capitato spesso di ripensare a icfm.
Nonostante non si siano mai potute condividere immagini, se non tramite link esterni, ho dei ricordi vividissimi delle lunghe chiacchierate portate avanti qui.
Vivide soprattutto le immagini interiori dei temi, dei volti e persino di quelle che immaginavo essere le espressioni degli amici del newsgroup.
Volendo fare un paragone con l esperienza dei social media, dove è sicuramente raro intavolare un dialogo sensato, trovo che sia stata molto più intensa quella dei newsgroup.
Non credo sia un problema del mezzo in sé : le piattaforme social offrono anzi infinite possibilitá di condivisione e dialogo, dunque non sono di per sé inadatte a contenuti di qualità.
Credo che a mancare siano le cerchie di persone giuste.
Voi cosa ne pensate? In che misura la struttura di uno strumento tecnologico può influenzare le interazioni umane?
Un caro saluto colmo di nostalgia,
Chérie
Ciao Chérie!!! Ben ritrovata!!!! Sicuramente altri si ricorderanno di te:-). Poni un grande quesito, che tante volte, spesso come silenzioso convitato di pietra, è stato presente nelle discussioni sul ng. Va subito detto che icfm non è più il ng vivo e trafficato di 15 anni fa:-). Penso che quella influenza ci sia, perché, se è eccessivo affermare che il mezzo "inventa" il soggetto agente, è davvero difficile negare che la struttura del mezzo contribuisce a disegnare il campo delle possibilità. Da qui in poi comincia la partita, anche per comprendere gli effetti di una pura testualità (alfabetica, per noi occidentale), o di una testualità mescolata all'immagine. Ti dirò che simpatizzo per la pura testualità, senza (spero) essere un iconoclasta:-).

Un caro saluto,

Marco
Massimo 456b
2023-11-14 17:00:50 UTC
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Il giorno martedì 14 novembre 2023 alle 17:39:04 UTC+1 Chérie ha scritto:> Ciao a tutti :) > ultimamente sto vivendo un periodo di disaffezione dai social media, nonostante il discreto numero di follower che ho, e mi è capitato spesso di ripensare a icfm. > Nonostante non si siano mai potute condividere immagini, se non tramite link esterni, ho dei ricordi vividissimi delle lunghe chiacchierate portate avanti qui. > Vivide soprattutto le immagini interiori dei temi, dei volti e persino di quelle che immaginavo essere le espressioni degli amici del newsgroup. > Volendo fare un paragone con l esperienza dei social media, dove è sicuramente raro intavolare un dialogo sensato, trovo che sia stata molto più intensa quella dei newsgroup. > Non credo sia un problema del mezzo in sé : le piattaforme social offrono anzi infinite possibilitá di condivisione e dialogo, dunque non sono di per sé inadatte a contenuti di qualità. > Credo che a mancare siano le cerchie di persone giuste. > Voi co
sa ne pensate? In che misura la struttura di uno strumento tecnologico può influenzare le interazioni umane? > > Un caro saluto colmo di nostalgia, > ChérieCiao Chérie!!! Ben ritrovata!!!! Sicuramente altri si ricorderanno di te:-). Poni un grande quesito, che tante volte, spesso come silenzioso convitato di pietra, è stato presente nelle discussioni sul ng. Va subito detto che icfm non è più il ng vivo e trafficato di 15 anni fa:-). Penso che quella influenza ci sia, perché, se è eccessivo affermare che il mezzo "inventa" il soggetto agente, è davvero difficile negare che la struttura del mezzo contribuisce a disegnare il campo delle possibilità. Da qui in poi comincia la partita, anche per comprendere gli effetti di una pura testualità (alfabetica, per noi occidentale), o di una testualità mescolata all'immagine. Ti dirò che simpatizzo per la pura testualità, senza (spero) essere un iconoclasta:-).

quanti si riconoscono in quello che sono nei social rispetto alla
vita reale?

credo che questo articolo sia piuttosto curioso perche' sono
aspetti che riguardano tutti me compreso.

https://milano-sfu.it/bias-cognitivi/#:~:text=Quindi%2C%20mentre%2
0le%20euristiche%20sono,priori%20senza%20critica%20o%20giudizio.
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Marco V.
2023-11-14 18:38:53 UTC
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Post by Massimo 456b
[...]
quanti si riconoscono in quello che sono nei social rispetto alla
vita reale?
credo che questo articolo sia piuttosto curioso perche' sono
aspetti che riguardano tutti me compreso.
https://milano-sfu.it/bias-cognitivi/#:~:text=Quindi%2C%20mentre%2
0le%20euristiche%20sono,priori%20senza%20critica%20o%20giudizio.
Getto una maschera che non ho mai indossato: sono filosoficamente antisocial, senza la "e" finale. Non perché non frequenti i social, ma perché temo, per ragioni che dovrei meglio motivare di quanto sto per fare, la social-izzazione della comunicazione filosofica. In soldoni: l'ideale sarebbe il dialogo in carne e ossa. I social non ne sono che un surrogato deleterio, in cui prevalgono altri interessi. A un ng, invece, resta potenzialmente qualcosa della comunicazione accademica, resa possibile dalle istituzioni culturali sorte con la scrittura, il libro e la stampa. E ora classificami pure sotto il bias cognitivo della negatività e dello status quo:-).

Saluti,

Marco
Chérie
2023-11-14 19:02:35 UTC
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Post by Marco V.
Post by Chérie
Ciao a tutti :)
ultimamente sto vivendo un periodo di disaffezione dai social media, nonostante il discreto numero di follower che ho, e mi è capitato spesso di ripensare a icfm.
Nonostante non si siano mai potute condividere immagini, se non tramite link esterni, ho dei ricordi vividissimi delle lunghe chiacchierate portate avanti qui.
Vivide soprattutto le immagini interiori dei temi, dei volti e persino di quelle che immaginavo essere le espressioni degli amici del newsgroup.
Volendo fare un paragone con l esperienza dei social media, dove è sicuramente raro intavolare un dialogo sensato, trovo che sia stata molto più intensa quella dei newsgroup.
Non credo sia un problema del mezzo in sé : le piattaforme social offrono anzi infinite possibilitá di condivisione e dialogo, dunque non sono di per sé inadatte a contenuti di qualità.
Credo che a mancare siano le cerchie di persone giuste.
Voi cosa ne pensate? In che misura la struttura di uno strumento tecnologico può influenzare le interazioni umane?
Un caro saluto colmo di nostalgia,
Chérie
Ciao Chérie!!! Ben ritrovata!!!! Sicuramente altri si ricorderanno di te:-). Poni un grande quesito, che tante volte, spesso come silenzioso convitato di pietra, è stato presente nelle discussioni sul ng. Va subito detto che icfm non è più il ng vivo e trafficato di 15 anni fa:-). Penso che quella influenza ci sia, perché, se è eccessivo affermare che il mezzo "inventa" il soggetto agente, è davvero difficile negare che la struttura del mezzo contribuisce a disegnare il campo delle possibilità. Da qui in poi comincia la partita, anche per comprendere gli effetti di una pura testualità (alfabetica, per noi occidentale), o di una testualità mescolata all'immagine. Ti dirò che simpatizzo per la pura testualità, senza (spero) essere un iconoclasta:-).
Ciao Marco!!
Penso sempre che il maggior agente nel delineare il campo delle possibilità sia il modo di considerare i diversi strumenti da parte di chi li usa.
Per ciascuno strumento esistono molti modi per perseguire obiettivi diversi con modalità diverse .

Riguardo alla tua (lieve ) iconoclastia, mi sono già espressa in passato :D
Post by Marco V.
Un caro saluto,
Marco
A presto
C
Marco V.
2023-11-14 22:04:20 UTC
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Post by Chérie
[...]
Ciao Marco!!
Penso sempre che il maggior agente nel delineare il campo delle possibilità sia il modo di considerare i diversi strumenti da parte di chi li usa.
C'è una cosa che è determinata dal mezzo nel suo rapporto con chi ne fa uso: l'essere, da parte di chi ne fa uso, "utente" di quel mezzo e non di un altro. Ciò non ci rende utensili di un utensile:-), ma, appunto, sicuramente *utenti*. E il mezzo struttura un insieme di possibilità: se io leggo un testo su uno smartphone sono esposto alla possibilità di ricevere notifiche di messaggi etc.; e anche se posso disattivare tale funzione etc., con ciò stesso mi sarei mosso all'interno di un campo di possibilità stabilito dal mezzo (sarebbe meglio dire: *nel* mezzo). Ecco, un mezzo è l'*esserci* di possibilità d'uso. Molteplici sì, ma determinate da ciò che il mezzo fa essere.
Post by Chérie
Per ciascuno strumento esistono molti modi per perseguire obiettivi diversi con modalità diverse .
Nel senso, come obiettò il postmoderno Rorty all'aristotelico Eco, che con un cacciavite posso anche grattarmi l'orecchio?:-))
Post by Chérie
Riguardo alla tua (lieve ) iconoclastia, mi sono già espressa in passato :D
:-).Ne riparleremo. Nel frattempo, grazie per la bella sorpresa che hai fatto al ng,

Marco
Chérie
2023-11-15 09:01:04 UTC
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C'è una cosa che è determinata dal mezzo nel suo rapporto con chi ne fa uso: l'essere, da parte di chi ne fa uso, "utente" di quel mezzo e >non di un altro. Ciò non ci rende utensili di un utensile:-), ma, appunto, sicuramente *utenti*. E il mezzo struttura un insieme di possibilità: se >io leggo un testo su uno smartphone sono esposto alla possibilità di ricevere notifiche di messaggi etc.; e anche se posso disattivare tale >funzione etc., con ciò stesso mi sarei mosso all'interno di un campo di possibilità stabilito dal mezzo (sarebbe meglio dire: *nel* mezzo). >Ecco, un mezzo è l'*esserci* di possibilità d'uso. Molteplici sì, ma determinate da ciò che il mezzo fa essere.
Tutta l esistenza si esplica in un campo di possibilità: e la varietà al mondo
non mi pare manchi :D
Nel senso, come obiettò il postmoderno Rorty all'aristotelico Eco, che con un cacciavite posso anche grattarmi l'orecchio?:-))
Anche, se vuole :D ma restando ancorati a un obiettivo e a un senso condiviso, con un cacciavite puoi costruire infinite cose, e i social
sono più simili a un Victorinox
:-).Ne riparleremo. Nel frattempo, grazie per la bella sorpresa che hai fatto al ng,
Grazie a voi dell accoglienza :),
C.
Marco V.
2023-11-15 10:37:20 UTC
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Post by Chérie
C'è una cosa che è determinata dal mezzo nel suo rapporto con chi ne fa uso: l'essere, da parte di chi ne fa uso, "utente" di quel mezzo e >non di un altro. Ciò non ci rende utensili di un utensile:-), ma, appunto, sicuramente *utenti*. E il mezzo struttura un insieme di possibilità: se >io leggo un testo su uno smartphone sono esposto alla possibilità di ricevere notifiche di messaggi etc.; e anche se posso disattivare tale >funzione etc., con ciò stesso mi sarei mosso all'interno di un campo di possibilità stabilito dal mezzo (sarebbe meglio dire: *nel* mezzo). >Ecco, un mezzo è l'*esserci* di possibilità d'uso. Molteplici sì, ma determinate da ciò che il mezzo fa essere.
Tutta l esistenza si esplica in un campo di possibilità: e la varietà al mondo
non mi pare manchi :D
Banalmente: se lavoro col computer, se manca l'elettricità o la connessione non lavoro più. Ecco un esempio del campo delle possibilità fissato dal mezzo. Anche l'"inclusività" fa vittime, perché esclude qualcosa: non è il Tutto. Sotteso a tale questione, c'è un conflitto terribile, che in ambito social (senza la "e") in pochi scambi farebbe esplodere la discussione: basterebbe che qualcuno guardi il profilo dell'interlocutore... Ecco una delle ragioni per cui diffido della social-izzazione della comunicazione filosofica.
Post by Chérie
Grazie a voi dell accoglienza :),
C.
Grazie a te per questo bellissimo e inaspettato ritorno,

Marco
Massimo 456b
2023-11-14 16:52:19 UTC
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Ciao a tutti :)ultimamente sto vivendo un periodo di disaffezione dai social media, nonostante il discreto numero di follower che ho, e mi è capitato spesso di ripensare a icfm. Nonostante non si siano mai potute condividere immagini, se non tramite link esterni, ho dei ricordi vividissimi delle lunghe chiacchierate portate avanti qui. Vivide soprattutto le immagini interiori dei temi, dei volti e persino di quelle che immaginavo essere le espressioni degli amici del newsgroup.Volendo fare un paragone con l esperienza dei social media, dove è sicuramente raro intavolare un dialogo sensato, trovo che sia stata molto più intensa quella dei newsgroup. Non credo sia un problema del mezzo in sé : le piattaforme social offrono anzi infinite possibilitá di condivisione e dialogo, dunque non sono di per sé inadatte a contenuti di qualità.Credo che a mancare siano le cerchie di persone giuste. Voi cosa ne pensate? In che misura la struttura di uno strumento tecnologico può influenzare le i
nterazioni umane?Un caro saluto colmo di nostalgia.

ben ritrovata!
le dinamiche di gruppo sono state descritte ampiamente dalla
sociologia
E molti di questi sociologi hanno vissuto in epoche dove neanche
c'era il telefono.
Per quanto i social siano frequentati da furbacchioni questi
ignorano che il loro comportamento e' perfettamente
codificato.
Comunque siamo rimasti in pochi a usare questo mezzo che resta
comunque affascinate per chi ama scrivere divertendosi.
Tu come immagini il mio aspetto? :)
Io ti immagino in tailleur e occhiali a gatto sulla cinquantina.
Pensa che molti li ho incontrati su facebook ma la mia mente
continua a immaginarli come prima.
Un effetto romanzo credo :)

ciao
Massimo
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Chérie
2023-11-15 08:46:30 UTC
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Post by Massimo 456b
ben ritrovata!
Ciao Massimo :)
Post by Massimo 456b
le dinamiche di gruppo sono state descritte ampiamente dalla
sociologia
E molti di questi sociologi hanno vissuto in epoche dove neanche
c'era il telefono.
Per quanto i social siano frequentati da furbacchioni questi
ignorano che il loro comportamento e' perfettamente
codificato.
Beh, certamente chi soffre di problemi comportamentali, non può fare altro che replicarli
anche nella comunicazione online e, dopo decenni di Internet (iniziai a comunicare online durante
i primi anni di liceo, nella preistoria praticamente!), possiamo anche riconoscerli abbastanza bene.
Ormai credo si sia anche diffusa la consapevolezza delle conseguenze penali di certe azioni online.
Parlo naturalmente di un audience almeno media, il resto lo considero brusio indistinto di fondo :D
qui come in real.
Post by Massimo 456b
Comunque siamo rimasti in pochi a usare questo mezzo che resta
comunque affascinate per chi ama scrivere divertendosi.
Io amo scrivere in qualunque circostanza :) però, sia per natura sia per formazione,
non posso fare a meno delle immagini per completare l espressione della mia Weltanschauung
Post by Massimo 456b
Tu come immagini il mio aspetto? :)
Io ti immagino in tailleur e occhiali a gatto sulla cinquantina.
Ahhahaha, no acqua totale!
Comunque in effetti quando sono in modalità Chérie sono molto compìta.
Di te non saprei, non penso mai all età delle persone, ma ti ho sempre visto come una persona
di formazione tecnico scientifica.
In riferimento all articolo che hai linkato a Marco, mi riconosco molto nei miei profili social,
per quanto rappresentino volutamente solo una parte della mia esistenza.
Una parte autentica e su cui investo anche discrete energie, perché condivido il mio lavoro e la mia creatività,
come quasi tutti nel mio settore: i social non hanno dunque per me una funzione „escapista“, passatemi il termine,
ma sono un luogo che offre interessanti stimoli e contatti con persone simili a me in tutto il mondo.
Post by Massimo 456b
Pensa che molti li ho incontrati su facebook ma la mia mente
continua a immaginarli come prima.
Un effetto romanzo credo :)
Probabilmente sì! Forse è un meccanismo percettivo simile a quello che si innesca quando leggiamo un libro e poi guardiamo il film, o viceversa!

Ciao,
a presto!
Post by Massimo 456b
ciao
Massimo
thisDeadBoy
2023-11-15 09:19:41 UTC
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Post by Massimo 456b
Tu come immagini il mio aspetto? :)
Io ti immagino, più o meno, come un clone di Zamboni.
Massimo 456b
2023-11-15 11:09:22 UTC
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ah la tua mi oscilla fra un nerd e un frate

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Massimo 456b
2023-11-15 11:01:50 UTC
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Il giorno martedì 14 novembre 2023 alle 19:15:05 UTC+1 Massimo 456b ha scritto: > Tu come immagini il mio aspetto? :) Io ti immagino, più o meno, come un clone di Zamboni.
lol
amo quel gruppo perche' poi e' seguita una trasformazione

ma mi manca la congiunzione

sto' bene e/o ? sto' male

no di faccia sembro Puccini ma con barbetta brizzolata :)))
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thisDeadBoy
2023-11-15 09:17:38 UTC
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Post by Chérie
In che misura la struttura di uno strumento tecnologico può influenzare le interazioni umane?
Nella misura in cui lo strumento si sostituisce all'azione, riducendo ciò che l'azione permetteva.
Vedi il passaggio, di Platoniana memoria, dall'oralità alla scrittura.
Loris Dalla Rosa
2023-11-15 10:38:29 UTC
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Post by Chérie
Ciao a tutti :)
ultimamente sto vivendo un periodo di disaffezione dai social media, nonostante il discreto numero di follower che ho, e mi è capitato spesso di ripensare a icfm.
Nonostante non si siano mai potute condividere immagini, se non tramite link esterni, ho dei ricordi vividissimi delle lunghe chiacchierate portate avanti qui.
Vivide soprattutto le immagini interiori dei temi, dei volti e persino di quelle che immaginavo essere le espressioni degli amici del newsgroup.
Volendo fare un paragone con l esperienza dei social media, dove è sicuramente raro intavolare un dialogo sensato, trovo che sia stata molto più intensa quella dei newsgroup.
Non credo sia un problema del mezzo in sé : le piattaforme social offrono anzi infinite possibilitá di condivisione e dialogo, dunque non sono di per sé inadatte a contenuti di qualità.
Credo che a mancare siano le cerchie di persone giuste.
Voi cosa ne pensate? In che misura la struttura di uno strumento tecnologico può influenzare le interazioni umane?
Un caro saluto colmo di nostalgia,
Chérie
Chérie, che sorpresa! Ben ritrovata! Ma spero di poterti augurare anche
una buona permanenza tra noi.
Nella permanenza della memoria gli orologi si sono liquefatti:-)
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Un caro saluto,
Loris
--
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Chérie
2023-11-20 18:37:15 UTC
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Post by Loris Dalla Rosa
Chérie, che sorpresa! Ben ritrovata! Ma spero di poterti augurare anche
una buona permanenza tra noi.
Nella permanenza della memoria gli orologi si sono liquefatti:-)
https://www.arteopereartisti.it/wp-content/uploads/2019/05/lpdm-00.jpg
Un caro saluto,
Loris
Ciao Loris! :) che bello ritrovarti
sì, la surrealtà supera la fantasia :D

C.

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