Chérie
2023-11-20 18:38:58 UTC
Alessandria d Egitto. Siamo a cavallo del IV e V secolo d.C. e a un passo dallo sfascio dell impero romano: l imperatore Teodosio cerca di gestire i naturali conflitti tra prefetti locali e comunità cristiana per cercare di gestire quel centro di per sé problematico. Questi conflitti sono ben evidenti anche in ambito culturale: alla tradizionale scuola ermeneutica alessandrina, dal II secolo si è ormai affiancata la scuola teologica, controllata dalla gerarchia cattolica.
In questo orizzonte crepuscolare, assume rilievo politico e culturale la figura di Ipazia, figlia di un matematico e matematica ella stessa, nonché astronoma e filosofa neoplatonica.
Un rilievo che la condurrà alla morte: sarà infatti assassinata dalla comunità cristiana con l appoggio dell imperatore nel 415 d. C.
Ipazia fu accusata di essere il principale ostacolo al ricongiungimento politico tra il prefetto della città e il vescovo. Ricongiungimento in realtà non voluto, in particolare dalla gerarchia religiosa.
I cristiani, prima di organizzarne ed eseguirne l uccisione, avevano anche attuato una campagna diffamatoria, alimentata principalmente con accuse di stregoneria.
Il vescovo dunque non elimina direttamente la figura politica del prefetto, l uomo che incarna, ma un simbolo dell ellenismo in quanto male e scegliendo, senza che ci sorprenda, una donna come incarnazione di questo male.
Questa aberrante forma di pensiero è presente sin dalle origini della narrazione biblica e attraversa la storia fino ai giorni nostri. Non riesco a spiegarmi il patriarcato, termine spesso usato a proposito, senza la religione, trovo anzi che sia proprio questa l origine di tutti i mali.
Uso religione e non gerarchia ecclesiastica, in quanto, secondo me, non è possibile scindere il sinolo teoretico che li intreccia (per quanto siano state fatte interpretazioni alternative della figura di Cristo, a mio avviso prive di senso visto che viene comunque fatto nascere dalla sottomissione cieca, fideistica e assoluta di una donna alla parola di una fantomatica creatura celeste, che le piomba in casa mentre prega) .
Occidente del mondo, oggi.
Non analizzo ciò che è evidente, ma pongo un quesito. Mi chiedo che senso abbia parlare di patriarcato, il nuovo golem, senza affrontare la tematica religiosa: segno, a parer mio, della profonda e mortifera ipocrisia cattolica che avvelena la storia e la società italiane.
Voi cosa ne pensate?
Un caro saluto a tutti,
Chérie
In questo orizzonte crepuscolare, assume rilievo politico e culturale la figura di Ipazia, figlia di un matematico e matematica ella stessa, nonché astronoma e filosofa neoplatonica.
Un rilievo che la condurrà alla morte: sarà infatti assassinata dalla comunità cristiana con l appoggio dell imperatore nel 415 d. C.
Ipazia fu accusata di essere il principale ostacolo al ricongiungimento politico tra il prefetto della città e il vescovo. Ricongiungimento in realtà non voluto, in particolare dalla gerarchia religiosa.
I cristiani, prima di organizzarne ed eseguirne l uccisione, avevano anche attuato una campagna diffamatoria, alimentata principalmente con accuse di stregoneria.
Il vescovo dunque non elimina direttamente la figura politica del prefetto, l uomo che incarna, ma un simbolo dell ellenismo in quanto male e scegliendo, senza che ci sorprenda, una donna come incarnazione di questo male.
Questa aberrante forma di pensiero è presente sin dalle origini della narrazione biblica e attraversa la storia fino ai giorni nostri. Non riesco a spiegarmi il patriarcato, termine spesso usato a proposito, senza la religione, trovo anzi che sia proprio questa l origine di tutti i mali.
Uso religione e non gerarchia ecclesiastica, in quanto, secondo me, non è possibile scindere il sinolo teoretico che li intreccia (per quanto siano state fatte interpretazioni alternative della figura di Cristo, a mio avviso prive di senso visto che viene comunque fatto nascere dalla sottomissione cieca, fideistica e assoluta di una donna alla parola di una fantomatica creatura celeste, che le piomba in casa mentre prega) .
Occidente del mondo, oggi.
Non analizzo ciò che è evidente, ma pongo un quesito. Mi chiedo che senso abbia parlare di patriarcato, il nuovo golem, senza affrontare la tematica religiosa: segno, a parer mio, della profonda e mortifera ipocrisia cattolica che avvelena la storia e la società italiane.
Voi cosa ne pensate?
Un caro saluto a tutti,
Chérie