Discussione:
La questione dell'esistenza
(troppo vecchio per rispondere)
Massimo 456b
2023-02-21 13:30:12 UTC
Permalink
Cio' che esiste riceve l'essere da qualcosa che lo ha preceduto.
Cio' che e' eterno e immutabile no.
Se Dio esistesse questo significherebbe che ha ricevuto l'essere
da qualcosa.
Dovremmo quindi ammettere un Dio che e' causa dell'esistenza di
Dio e con una catena infinita avremmo infiniti Dio.
L'essere invece e' determinato dal luogo.
"La biblioteca e' piena di libri"
"La cucina e' piena di pentole".
Ora siccome in questo mondo le cose esistono (l'esistenza e'
legata al divenire) e' assai logico che questo non e' l'ambiente
adatto per essere Dio.
A meno che non vogliamo leggere pentole e cucinare libri di filosofia.
Questo che vuol dire?
Che se questo ragionamento e' corretto e' totalmente fuori luogo
cercare Dio in questo mondo ma utile prepararsi per un altro che
e' logicamente possibile.
E' solo Dio che puo' farsi uomo ma non e' umano farsi Dio.
--
ciao Massimo


________________________

##provare per credere##


----Android NewsGroup Reader----
https://piaohong.s3-us-west-2.amazonaws.com/usenet/index.html
thisDeadBoy
2023-02-21 15:06:27 UTC
Permalink
Post by Massimo 456b
Cio' che esiste riceve l'essere da qualcosa che lo ha preceduto.
Quindi con "esistenza" intendi: ricezione dell'essere.
Ora, per ricevere qualcosa si deve necessariamente esistere.
Giusto per comprendere bene ciò che dici, qui tu con "riceve l'essere" intendi la creazione dell'esistenza di qualcosa?
Post by Massimo 456b
Cio' che e' eterno e immutabile no.
Se è eterno allora è immutabile, non può esistere, pardon, non può essere eterno e mutabile.
Post by Massimo 456b
Se Dio esistesse questo significherebbe che ha ricevuto l'essere da qualcosa.
Si se distinguiamo l'esitere, che è sempre di qualcosa di cui l'essere non fa parte della sua essenza, e l'essere.
Post by Massimo 456b
L'essere invece e' determinato dal luogo.
"La biblioteca e' piena di libri"
"La cucina e' piena di pentole".
Forse qui tu intendi l'essere di una potenzialità.
Post by Massimo 456b
E' solo Dio che puo' farsi uomo ma non e' umano farsi Dio.
Infatti solo lui può venirci a cercare quaggiù.
Massimo 456b
2023-02-22 06:13:04 UTC
Permalink
Il giorno martedì 21 febbraio 2023 alle 15:33:04 UTC+1 Massimo 456b ha scritto:> Cio' che esiste riceve l'essere da qualcosa che lo ha preceduto. Quindi con "esistenza" intendi: ricezione dell'essere.Ora, per ricevere qualcosa si deve necessariamente esistere.Giusto per comprendere bene ciò che dici, qui tu con "riceve l'essere" intendi la creazione dell'esistenza di qualcosa?
intendo la su subordinazione temporale dell'esistere all'essere.
Il seme dona l'essere alla pianta.
Il meccanismo di causa effetto e' all'interno di questo trasferimento.
L'essere e' atemporale rispetto all'esistenza che e' spaziale.
Cio' che e' eterno e immutabile no. Se è eterno allora è immutabile, non può esistere, pardon, non può essere eterno e mutabile
perche' non ha una collocazione temporale. Mentre l'esistente
riceve l'essere in un dato momento nel mutamento l'essere e' gia'
nel passato e nel futuro.


.> Se Dio esistesse questo significherebbe che ha ricevuto
l'essere da qualcosa. Si se distinguiamo l'esitere, che è sempre
di qualcosa di cui l'essere non fa parte della sua essenza, e
l'essere.> L'essere invece e' determinato dal luogo. > "La
biblioteca e' piena di libri" > "La cucina e' piena di pentole".
Forse qui tu intendi l'essere di una potenzialità.

Non proprio. Intendo che l'essere non essendo spaziale si trova in
questo caso in due luoghi diversi.
In generale in ogni luogo.
E' solo Dio che puo' farsi uomo ma non e' umano farsi Dio. Infatti solo lui può venirci a cercare quaggiù.
Ma la ragione e' nella nostra impossibilita' di agire al di fuori
delle categorie primitive di spazio e tempo.
--
ciao Massimo


________________________

##provare per credere##


----Android NewsGroup Reader----
https://piaohong.s3-us-west-2.amazonaws.com/usenet/index.html
thisDeadBoy
2023-02-22 07:41:11 UTC
Permalink
Post by Massimo 456b
Post by thisDeadBoy
con "riceve l'essere" intendi la creazione dell'esistenza di qualcosa?
intendo la su subordinazione temporale dell'esistere all'essere.
Ok, ma tieni... presente :) che se l'essere è "fuori dal tempo" allora come
fa l'esistere ad essere "subordinato" a qualcosa che non appartiene al suo
ordine? A me pare che tu assumi il tempo come una dimensione quando
invece è una proprietà, la proprietà di ciò che cambia.
Ecco che, se assumi il tempo come proprietà, svanisce il problema di
un tempo fuori dal tempo e la "subordinazione" assume addirittura una
valenza, come dire, ontologica: solo se c'è qualcosa che non cambia
e' possibile l'esistenza cio' che cambia.
Post by Massimo 456b
Post by thisDeadBoy
Se è eterno allora è immutabile, non può esistere, pardon, non può essere eterno e mutabile
perche' non ha una collocazione temporale.
Ritengo non sia una questione di collocazione temporale (vedi sopra).
Per me il tempo non è un luogo/dimensione (vedi sempre sopra, in generale: guarda in alto :)
Post by Massimo 456b
Mentre l'esistente riceve l'essere in un dato momento nel mutamento l'essere e' gia' nel passato e nel futuro.
Mh mh, io direi che l'esistente ha una percezione passata o futura dell'essere, così come un ente bidimensionale
può avere una percezione bidimensionale di un ente tridimensionale.
Post by Massimo 456b
Forse qui tu intendi l'essere di una potenzialità.
Non proprio. Intendo che l'essere non essendo spaziale si trova in questo caso in due luoghi diversi.
Ok, dunque intendi la trascendenza dell'essere rispetto all'esistere, corretto?
Post by Massimo 456b
Post by thisDeadBoy
E' solo Dio che puo' farsi uomo ma non e' umano farsi Dio. Infatti solo lui può venirci a cercare quaggiù.
Ma la ragione e' nella nostra impossibilita' di agire al di fuori delle categorie primitive di spazio e tempo.
Secondo me si tratta di altro, qualcosa del tipo ci siamo ficcati in un guaio talmente grosso che non possiamo
uscirne da soli.
Massimo 456b
2023-02-22 13:05:36 UTC
Permalink
Post by thisDeadBoy
Ok, dunque intendi la trascendenza dell'essere rispetto all'esistere, corretto?
Non solo.
Ogni cosa che esiste ha ricevuto l'essere da un'altra che esiste?
Se e' falso mi si dica di qualcosa che non e' cosi'.
Ma se e' vero allora la causa prima e' proprio quella che non
riceve l'essere da nessun altro e che e' trascendente per sua
natura e non per vizi teologici metafisici o religiosi.
Ed essendo trascendente per sua natura allora lo possiamo solo
intuire per analogia. Ed e' in questa analogia che Tommaso
fornisce la sua prova.
--
ciao Massimo


________________________

##provare per credere##


----Android NewsGroup Reader----
https://piaohong.s3-us-west-2.amazonaws.com/usenet/index.html
thisDeadBoy
2023-02-22 14:19:29 UTC
Permalink
Post by Massimo 456b
Post by thisDeadBoy
Ok, dunque intendi la trascendenza dell'essere rispetto all'esistere, corretto?
Non solo.
Ogni cosa che esiste ha ricevuto l'essere da un'altra che esiste?
Io direi: ogni cosa che esiste ha l'essere in atto da ciò che è.
Post by Massimo 456b
Se e' falso mi si dica di qualcosa che non e' cosi'.
L'unica cosa che potrebbero osservare, in merito alla tua affermazione,
è che potrebbe essere vero che ogni cosa che esiste ha ricevuto l'essere
da un'altra che esiste MA quest'altra cosa potrebbe cessare di esistere.
In altri termini, la tua affermazione richiama una serie di cause accidentali
tali per cui una cosa A può far esistere una cosa B e al non esistere di A
B continua ad esistere.
Post by Massimo 456b
Ma se e' vero allora la causa prima e' proprio quella che non
riceve l'essere da nessun altro e che e' trascendente per sua
natura e non per vizi teologici metafisici o religiosi.
E' vera se, e solo se, la causa prima non è accidentale ma essenziale.
Ovvero la causa prima è causa dell'essere in atto di ciò che esiste,
dunque non causa dell'esistenza ma dell'essere di quella cosa.
L'esistenza fa parte dell'essenza della cosa, l'essere in atto no.
Post by Massimo 456b
Ed essendo trascendente per sua natura allora lo possiamo solo
intuire per analogia. Ed e' in questa analogia che Tommaso fornisce la sua prova.
Oh yes, ma in quanto causa prima, cioè causa dell'atto di essere.
Massimo 456b
2023-02-23 07:44:30 UTC
Permalink
Il giorno mercoledì 22 febbraio 2023 alle 14:48:04 UTC+1 Massimo 456b ha scritto:> > Ok, dunque intendi la trascendenza dell'essere rispetto all'esistere, corretto?> Non solo. > Ogni cosa che esiste ha ricevuto l'essere da un'altra che esiste? Io direi: ogni cosa che esiste ha l'essere in atto da ciò che è.
ma se fosse in atto avrebbe ogni perfezione.
Non avendo ogni perfezione rimane continuamente in potenza.
E' da questa considerazione che nell'evoluzione vedo una
continuazione da Aristotele (forma e sostanza) Tommaso (ente ed
essenza) Darwin (le specie sono in potenza quelle che saranno in
atto).
Ora e' innegabile che l'evoluzione di Darwin riguarda la forma.
Ma se la sostanza fosse il pensiero allora l'evoluzione e'
qualcosa di piu' di un cambiamento di forma.
E' qualcosa, come un seme nella natura, che porta il pensiero a
evolversi in qualcos'altro.
In fondo e' quello che Dio vuole da noi.
Di somigliare a Lui.
Forse non siamo che all'inizio di una lunga strada evolutiva.
--
ciao Massimo


________________________

##provare per credere##


----Android NewsGroup Reader----
https://piaohong.s3-us-west-2.amazonaws.com/usenet/index.html
thisDeadBoy
2023-02-23 12:43:53 UTC
Permalink
Post by Massimo 456b
Post by Massimo 456b
Ogni cosa che esiste ha ricevuto l'essere da un'altra che esiste?
Io direi: ogni cosa che esiste ha l'essere in atto da ciò che è.
ma se fosse in atto avrebbe ogni perfezione.
Avrebbe ogni perfezione se la sua essenza fosse il suo stesso atto d'essere.
La cosa che esiste ha l'atto d'essere distinto dalla sua essenza, dunque
la cosa che esiste pur avendo l'essere in atto ha una parte in potenza.
Per questo ciò che esiste può cambiare ed è per questo che la diciamo "temporale".
Post by Massimo 456b
Non avendo ogni perfezione rimane continuamente in potenza.
Al non avere *ogni* perfezione non segue non avere perfezioni, il suo atto d'essere, ad esempio,
è perfetto per quanto è in atto.
Post by Massimo 456b
E' da questa considerazione che nell'evoluzione vedo una
continuazione da Aristotele (forma e sostanza) Tommaso (ente ed
essenza) Darwin (le specie sono in potenza quelle che saranno in
atto).
Direi che puoi vedere una tale continuazione se, e solo se, ammetti in ciò che esiste
una distinzione tra essere ed essenza.

Loading...